Considerando che era la prima edizione, non è stato male…
Iniziamo dalle cose positive.
Si è svolto in un cinema multi-sala, nello stile di JavaPolis, all’interno di Sihlcity, un centro commerciale nuovo di zecca, inaugurato a Marzo 2007, rapidamente e facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici di Zurigo. Decisamente una buona scelta, sia per la comodità di seguire le presentazioni su uno schermo molto grande, su cui si riesce a leggere bene anche il codice, sia per la comodità di seduta degli spettatori, con grandi e morbide poltrone, anche “matrimoniali”. Le quattro sale più grandi al piano superiore erano usate per le presentazioni tecniche, le rimanenti due più piccole, da circa 150 posti, per le demo. La registrazione, la richiesta di informazioi e i pasti, si svolgevano nel sottostante Platins Club, dove si poteva chiacchierare seduti sui comodi divanetti, o sugli scomodi sgabelli appoggiati agli altrettanto scomodi banconi, prelevando gratuitamente le bevande dai frigoriferi. Se proprio non si trovava posto, volendo si sarebbe anche potuto salire sul bancone e appoggiarsi al palo per la lap-dance. ;)
L’intera area era coperta da una velocissima rete wireless gratuita, e parte del Platins Club era adibito ad Internet Point.
Alcune delle presentazioni sono state molto buone e interessanti. Ovviamente non tutte, ma su questo tornerò in seguito. In particolare i keynotes di inzio giornata sono stati di ottimo livello, con speaker di primo piano, come Erich Gamma, Neal Gafner, Ted Neward o Danny Coward, l’attuale architetto della piattaforma Java SE. Senza scendere nel dettaglio delle presentazioni tecniche, vorrei solo citare quella di Juergen Hoeller di Interface21 sulle nuove caratteristiche di Spring 2.1…per molti versi una conferma che le tecniche che usiamo in Parancoe sono la strada giusta. :)
Ottima anche l’idea di dedicare tutta la seconda parte della giornata di mercoledì alle attività sociali. Si poteva visitare la città, guardarsi il film Die Hard 4.0, sperimentare una proiezione di cinema 5D, dedicarsi allo shopping..insomma…non solo lavoro…da questo punto di vista JavaPolis è invece un po’ alienante. In serata c’è poi stato il party, nel Platins Club, con una band hard-rock che accompagnava i jazooners desiderosi di esibirsi.
Il martedì sera è stao invece dedicato ai BOF, un ottima occasione incontrare, ad esempio, Neal Gafner o Juergen Hoeller in una sessione molto informale. Noi abbiamo invece partecipato al BOF dei JUG leader. Personalmente non sono un entusiasta di questi incontri e degli argomenti di cui si discute, ma sono comunque un buon momento per fare un po’ il punto sulla situazione dei vari JUG, per pianificare qualche attività futura, e per salutare persone che normalmente si incontrano solo virtualmente via posta elettronica. Il fatto che il BOF dei JUG leader sia stato quello più affollato dei dieci previsti vorrà dire qualcosa… (ma non chiedetemi cosa, non lo so :) )
Passando alle cose negative…
In generale non c’era molta gente (gli organizzatori dichiarano circa 800 iscritti), e si disperdevano molto nelle sale della conferenza, che quindi, a parte durante i keynotes, apparivano sempre piuttosto vuote. Sicuramente meglio che doversi conquistare il posto e stare stretti, ma comunque la sensazione non è stata certo di entusiasmo.
In particolare tutte le demo sono andate praticamente deserte, con una affluenza media direi attorno ad una decina di persone. Questo è dovuto probabilmente alla scarsità di iscritti in rapporto al numero di sale, ma anche alla scelta di far iniziare le demo in orari sfasati rispetto a quelli delle sessioni tecniche, riducendo quindi di molto le possibilità di scelta.
In generale il livello delle presentazioni non è stato entusiasmante, direi medio-basso, con ovviamente qualche punta di eccellenza. Probabilmente per la prima edizione gli organizzatori avrebbero potuto pensare meno in grande, riducendo il numero delle sale, e filtrando un po’ di più le proposte di intervento, riducendo magari anche la presenza commerciale degli sponsor, che hanno fornito la maggior parte degli speaker, e quindi degli interventi.
Quasi nulla da dire sulla location, se non che il Platins Club, interrato e buio, è un po’ deprimente e sicuramente non invoglia ad andarci per avere un momento di pausa in relax. Molto meglio i locali presenti all’esterno.
Tornarci l’anno prossimo? Probabilmente sì…se:
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il prezzo sarà più basso. 1245 Euro sono decisamente troppi…per fortuna abbiamo goduto di due ingressi gratuiti e dello sconto riservato ai membri dei JUG.
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la procedura di proposta degli interventi sembrerà più rigorosa
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le giornate saranno magari una di meno
In ogni caso partecipare ad una conferenza di questo tipo è sempre un ottimo stimolo. Si torna a casa pieni di energie e di voglia di lavorare. Inoltre è un ottima occasione per incontrare persone interessanti e, perchè no, per imparare qualcosa. Spero che l’anno prossimo (e, prima, a JavaPolis) un maggior numero di membri del JUG vorrà unirsi alla comitiva.